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Dall’arte classica alla Marvel, la mostra di Lucio Parrillo

Lucio Parrillo

Cultura

Dall’arte classica alla Marvel, la mostra di Lucio Parrillo

CATANZARO – Con il taglio del nastro alla presenza di Istituzioni, partners, organizzatori e già centinaia di visitatori, ha ufficialmente aperto al pubblico Dall’arte classica ai comics, fantasy art e pop surrealismo, la mostra di Lucio Parrillo al Marca, Museo delle Arti di Catanzaro, organizzata dall’associazione Carpe Diem con il patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria, della Provincia di Catanzaro, del Comune di Catanzaro, dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, FIPE Confcommercio Calabria Centrale ed il Movimento nazionale Vitambiente.

Lucio Parrillo

Oltre 60 le opere in mostra per un artista – di origine catanzarese – illustratore e copertinista, che con la sua tecnica mista tra la tradizionale fine art ed un pizzico di tecnologia, spazia con i suoi personaggi nello straordinario mondo del fantasy coinvolgendo e affascinando un pubblico vario, dai più piccoli (letteralmente impazziti per i supereroi) agli adulti (specie gli appassionati di fumetti e film di animazione).

Il risultato, già dalla serata inaugurale, è un chiaro successo: museo gremito di gente già dalle prime ore del pomeriggio per la masterclass di disegno con l’artista e fino a chiusura, grazie alla disponibilità di Parrillo che si è prestato ben volentieri ad approfondimenti sulle opere, foto, autografi e dediche di rito.

La consueta conferenza stampa ha preceduto il taglio del nastro ed ha consentito ai tanti visitatori presenti di ascoltare le motivazioni che hanno spinto enti pubblici e partners privati a collaborare alla riuscita di questo grande evento.

«I fumetti sono da sempre avvolti in questa sorta di aura che li porta ad essere considerati di secondo piano nel panorama artistico contemporaneo. E invece, così non è – ha esordito il presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo MormileAbbiamo oggi modo di vedere quanta espressione artistica c’è nelle opere di Lucio Parrillo, che conosco fin da bambino e oggi ritrovo apprezzato artista internazionale».

«Questo Museo vuole essere altro – ha aggiunto Mormile – luogo di incontro, di espressione e di divulgazione all’altezza di una città e di una provincia che vuole diventare altro e lo fa anche attraverso questi eventi. Ed io mi pregio di contribuire quale presidente protempore a questa crescita anche attraverso questo fantastico luogo che è il Marca».

«Accogliere oggi Lucio Parrillo per la sua prima mostra assoluta nella sua Catanzaro è un motivo di grande orgoglio, perché è sempre emozionante celebrare i nostri talenti che portano in alto il nome della città, mantenendo al contempo un forte legame identitario. Parrillo, pur avendo girato il mondo in questi anni, continua a tenere ben salde le proprie radici catanzaresi e l’occasione di oggi, in cui si inaugura un ricco percorso espositivo che racconta il suo genio, dimostra anche la centralità che Catanzaro, con i suoi musei, può rappresentare nel circuito regionale e nazionale degli eventi d’arte».

A dichiararlo è il vicesindaco di Catanzaro Giusy Iemma, particolarmente entusiasta dell’iniziativa: «Parrillo – ha detto ancora Iemma- è un esempio a cui guardare perché, cresciuto a Catanzaro, è riuscito ad imporsi nel mondo dell’illustrazione e dei fumetti conquistando la fama internazionale e firmando copertine illustri per grandi case come la Marvel o Dc Comics. Ma la sua arte trova spazio anche nel mondo dei videogame e nel settore dei giochi di carte collezionabili, a dimostrazione della sua versatilità e della capacità di farsi interprete delle forme espressive e multimediali del nostro tempo».

«di oggi merita, dunque, un grande plauso perché offre a Lucio Parrillo l’opportunità di mostrare i propri lavori per la prima volta nella sua città, ma anche perché offre agli stessi catanzaresi l’occasione di scoprire dal vivo le opere che hanno reso Parrillo un celebrato artista internazionale». 

«Un evento che è frutto, poi, di una bella intuizione dell’associazione Carpe Diem che, in poco tempo dalla nascita, si sta dimostrando una fucina di idee in grado di vivacizzare il territorio, guardando agli interessi delle nuove generazioni e proponendo attività di grande valore sociale e culturale. Se a questo si aggiunge la collaborazione attiva dell’Accademia di Belle Arti, con i suoi studenti impegnati anche nell’allestimento della mostra, e la partnership di una fitta rete istituzionale, allora non si può non ribadire che la strada intrapresa è quella giusta, con il comune obiettivo di valorizzare luoghi, talenti e professionalità di Catanzaro e creare un indotto di immagine e di economia positivo per tutto il territorio».

Ad intervenire in conferenza anche l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, che ha curato l’allestimento della mostra e ha partecipato con una presenza massiccia all’evento inaugurale:

«Per l’Accademia è un piacere aver prestato la propria collaborazione alla realizzazione di un evento artistico di spessore com’è la mostra delle opere di Lucio Parrillo. Personalmente, poi, voglio ringraziare i venti studenti dell’Accademia che con entusiasmo e abnegazione si sono messi a disposizione per l’organizzazione, lavorando quotidianamente perché la città potesse vivere questa mostra e conoscere l’opera di Parrillo, nostro concittadino di cui andare orgogliosi».

Ad affermarlo, il direttore dell’ABA Catanzaro, Virgilio Piccari. «L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro conferma ancora una volta di essere baricentrica rispetto a iniziative di carattere artistico e culturale nella città capoluogo della regione Calabria: è l’obiettivo che quotidianamente ci poniamo e che, attraverso l’impegno dei nostri docenti e dei nostri studenti, si concretizza in momenti di grande valore con cui vogliamo restituire il giusto tributo alla bellezza storica, artistica, culturale della città, della regione intera. Questa spinta proseguirà sempre più forte. Un plauso particolare ai due studenti curatori della mostra Giovambattista Barberio e Lorenzo Colelli», ha concluso Piccari.

A fargli eco, il presidente dell’ABA, Aldo Costa: «Con l’Accademia abbiamo inteso muoverci perché questa mostra avesse luogo, lo abbiamo fatto con entusiasmo. Siamo lieti di essere parte di questa iniziativa che si innesta tra le altre azioni rivolte a collaborare tra istituzioni per la nascita di un Politecnico delle Arti che guarda al Mediterraneo», ha affermato.

Particolarmente soddisfatti della riuscita dell’iniziativa, Raffaele Scarfone, organizzatore con la sua associazione “Carpe Diem”, e Graziella Cirillo, project manager dell’evento. Dalla loro sinergia con le scuole, le famiglie, i partners commerciali e istituzionali, si è messa in moto una macchina che mira a portare lustro, colore, cultura in città.

«Abbiamo finora coinvolto 1500 studenti – ha detto Scarfone – e ci auguriamo che una buona parte di questi giovani prenda Lucio Parrillo come esempio e si impegni a studiare ed inseguire quel sogno che, oggi, è possibile realizzare anche restando in città».

«Ho conosciuto Lucio Parrillo tre anni fa e mi sono stupita di come un artista così famoso a livello internazionale fosse ancora sconosciuto nella sua città natale – ha detto Graziella Cirillo – da lì è nata l’idea che poi è diventata un vero e proprio obiettivo: riportare Lucio ai catanzaresi, alla sua città. E’ importante e necessario che tutti conoscano la sua arte ed è giusto che questa venga celebrata anche qui, dove tutto è nato».

La mostra, curata da Giovanbattista Barberio e Lorenzo Colelli, ospita in una speciale sezione dedicata anche alcune delle opere di Valter Parrillo, maestro d’arte e padre di Lucio, ed in particolare tre opere su vetro realizzate in collaborazione con Francesco Caroleo.

«Le mie opere accanto a quelle di Cefaly, Mattia Preti e altri: sono onorato»: questo il commento di Lucio Parrillo, che si è detto emozionato e grato per l’entusiasmo attorno alla sua mostra. «È piacevole ritrovare Catanzaro in fermento rispetto a tanti anni fa. Ai giovani che vogliono intraprendere il mio stesso percorso dico che è necessario studiare tanto e approfondire le tecniche, e che oggi per fortuna non è più necessario spostarsi, ma ci vogliono comunque tanti anni di studio per arrivare ad un buon livello».

Il percorso espositivo resterà aperto al pubblico gratuitamente fino al 5 gennaio 2024 secondo i consueti orari del Museo Marca (dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30; chiuso il lunedì).

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