07dic21:0023:00Panza, Crianza, RicordanzaCastrovillari (Cs)
Dettagli evento
๐๐๐ง๐ณ๐, ๐๐ซ๐ข๐๐ง๐ณ๐, ๐๐ข๐๐จ๐ซ๐๐๐ง๐ณ๐ – ๐ ๐๐ฆ๐ FAME mi fa fame tratto dal libro โPanza, crianza, ricordanza โ tre pezzi dalla solitudineโ
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๐๐๐ง๐ณ๐, ๐๐ซ๐ข๐๐ง๐ณ๐, ๐๐ข๐๐จ๐ซ๐๐๐ง๐ณ๐ – ๐
๐๐ฆ๐
FAME
mi fa fame
tratto dal libro โPanza, crianza, ricordanza โ tre pezzi dalla solitudineโ
mi fa fame
tratto dal libro โPanza, crianza, ricordanza โ tre pezzi dalla solitudineโ
๐ฌ๐๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐จ, ๐๐ข๐ซ๐๐ญ๐ญ๐จ ๐ ๐ข๐ง๐ญ๐๐ซ๐ฉ๐ซ๐๐ญ๐๐ญ๐จ ๐๐ ๐๐ข๐๐ง๐๐๐ซ๐ฅ๐จ ๐๐๐ฎ๐ญ๐๐ซ๐ฎ๐๐๐ข๐จ
assistente alla regia Massimo Bevilacqua
produzione Teatro Studio Krypton
assistente alla regia Massimo Bevilacqua
produzione Teatro Studio Krypton
FAME prende corpo da un poemetto in dialetto calabrese composto da Giancarlo Cauteruccio sulla condizione di disagio del mondo contemporaneo e le sue molteplici problematiche.Il testo รจ contenuto nel libro Panza, Crianza, Ricordanza, che raccoglie tre drammaturgie del regista (edizioni della Meridiana 2009). La sua fame, condizione disperante, rifugio, luogo poetico e creativo ad un tempo, diviene occasione di dirompente denuncia contro lโorrore.
Un lavoro della memoria sulla memoria, sulla fame onnivora che tutto ricorda, dove nulla รจ suo ma tutto le appartiene. Solo in scena, affiancato dai suoi fantasmi e dai i suoi sensi, il regista/attore con i suoi versi affronta lo smembrarsi del tempo, dei fatti, dei luoghi portando su di sรฉ i segni della sua condizione di ammalato di fame insaziabile e affidando alla sua lingua madre questa nuova messa in gioco di tutto il suo corpo, poetico, fisico, teatrale.
Versi che si situano nelle pieghe, nelle differenze, nelle disparitร , nella vecchia dicotomia di un occidente troppo grasso per pensare, dalla mente poco sgombra, e di un oriente produttore di saperi e figure sottili, vittima di una fame senza rimedio. FAME รจ un lamento, un grido che lentamente si fa poesia per raccontare la guerra del cibo, la guerra dei ricchi e dei poveri, attraversando lโimmaginario letterario e artistico medievale e rinascimentale (paese di cuccagna, guerra di quaresima e carnevale) e le opere di Artaud, Celine e soprattutto Hamsun.
Un lavoro della memoria sulla memoria, sulla fame onnivora che tutto ricorda, dove nulla รจ suo ma tutto le appartiene. Solo in scena, affiancato dai suoi fantasmi e dai i suoi sensi, il regista/attore con i suoi versi affronta lo smembrarsi del tempo, dei fatti, dei luoghi portando su di sรฉ i segni della sua condizione di ammalato di fame insaziabile e affidando alla sua lingua madre questa nuova messa in gioco di tutto il suo corpo, poetico, fisico, teatrale.
Versi che si situano nelle pieghe, nelle differenze, nelle disparitร , nella vecchia dicotomia di un occidente troppo grasso per pensare, dalla mente poco sgombra, e di un oriente produttore di saperi e figure sottili, vittima di una fame senza rimedio. FAME รจ un lamento, un grido che lentamente si fa poesia per raccontare la guerra del cibo, la guerra dei ricchi e dei poveri, attraversando lโimmaginario letterario e artistico medievale e rinascimentale (paese di cuccagna, guerra di quaresima e carnevale) e le opere di Artaud, Celine e soprattutto Hamsun.
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Data
(Giovedรฌ) 21:00 - 23:00
Location
Teatro della Chimera - Castrovillari (Cs)
Organizzatore
Ass. Cult. Chimera