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03giu12:0013:30Re PipuzzuPrimavera dei Teatri 2023

Dettagli evento

SCENA VERTICALE

RE PIPUZZU FATTU A MANU – MELOLOGO CALABRESE PER TRE FINALI 

di e con Dario De Luca

e Gianfranco De Franco

 

Le fiabe sono il nostro patrimonio comune, sono la memoria storica dei nostri sentimenti più genuini e primari. Abbiamo voluto cercare le fiabe della nostra Calabria, per provare a leggere meglio la nostra terra partendo dai racconti popolari; per interrogarci su noi stessi e capirci un po’ di più; per poterci raccontare al viaggiatore di domani senza essere oleografici e indulgenti con noi stessi. Abbiamo trovato, grazie al lavoro di Letterio Di Francia, fine letterato calabrese nativo di Palmi e massimo studioso della novella italiana, un patrimonio ricchissimo di storie e intrecci a metà tra il noto e l’ignoto dove ricorrono temi quali il cibo e l’ospitalità o l’andare spersi per il mondo. Abbiamo scelto di puntare l’attenzione sulla storia di Re Pepe, fiaba nella quale il vero protagonista non è il re del titolo, ma una donna: una reginetta sicura del fatto suo e capatosta. È a lei che siamo debitori, non solo dell’intreccio della fiaba in questione, ma persino del personaggio che da il titolo alla fiaba, perché un bel giorno, di fronte all’insistenza del padre perché si trovi finalmente un marito, lei decide di prendere farina e zucchero e di impastarselo con le sue mani. Solo così può essere certa che quello sposo sarà all’altezza delle sue aspettative: giacché, come è noto, di reucci insipidi è pieno il regno delle fiabe. Invece lei ne vuole uno come si deve, ecco perché c’impiega addirittura sei mesi ad impastarlo. “Però non parla!”, commenta il re padre. Ma lei non si perde d’animo, gli mette un peperoncino rosso sulla bocca e a furia di insistere, lo fa parlare. Senza svelare il finale, ché non vogliamo levare certo il gusto di scoprirlo allo spettatore, questa fiaba ha echi dell’Oriente e delle “Mille e una notte”, delle storie dei fratelli Grimm e di quelle di Perrault. Ma questa storia ha messo radici in mezzo ai castagneti e agli uliveti, profuma di impasti infornati e ha il rumore assordante delle cicale della nostra terra. Dario De Luca da corpo e voce a questo racconto calabrese; Gianfranco De Franco gli da una sonorizzazione, fatta di soffi in strumenti a fiato, tradizionali e no, ed elettronica. Un viaggio che ipnotizzerà lo spettatore accompagnandolo in una dimensione tra l’onirico e il reale.

 

Dario De Luca Regista teatrale, autore e attore nel 1992 fonda con Saverio La Ruina la compagnia Scena Verticale e nel 1999 il festival Primavera dei Teatri. Tra gli spettacoli: La Stanza della memoria (1996), de-viados (1998), Hardore di Otello (2000), Kitsch Hamlet (2006), U Tingiutu (2009), Morir sì giovane e in andropausa (2012), Il Vangelo secondo Antonio (2016), Psicopompo (2019), Re Pipuzzu fattu a manu (2019). Tanti i premi e i riconoscimenti assegnati negli anni a lui e alla sua compagnia. Ha pubblicato i testi La Stanza della memoria (La Mongolfiera, 1998), U Tingiutu. un Aiace di Calabria (Abramo Editore, 2010), Il Vangelo secondo Antonio (La Mongolfiera, 2018), Lo psicopompo (Edizioni Erranti, 2020), El psicopompo y El evangelio segùn Antonio (Asociaciòn Cultural Zibaldone, Valencia 2021). Per il cinema recita nei film di Giuseppe Gagliardi, Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Ventruscolo, Claudio Giovannesi, Andrea Belcastro.

Gianfranco De Franco, polistrumentista, musicologo e musicoterapeuta, ha suonato e suona in diversi festival internazionali, da Londra a Dublino, dall’Argentina a Mosca. Il suo genere esplora stili di musica sperimentale ed ambient lambendo new age, metal industrial e musica contemporanea Compone musiche per il teatro lavorando stabilmente con Scena Verticale, Teatro Studio Krypton, Occhi sul mondo e Art Niveau. Autore e compositore di performance e site specific. Collabora con vari artisti e vari progetti musicali. “Cu a capu vasciata” (MkRecords/Rubettino/Etnoworld), “Imago” (IcarusFactory-IRD) e “Stellar Sunset” (INRIclassic – Artist First) sono i suoi 3 dischi da solista. Ha ricevuto due menzioni speciali per “Los Angeles Music Award 2013” e per “Artist in Music Awards 2014”.

De Franco costruisce un’immaginaria colonna sonora che infischiandosene dei confini tra stili e generi attraversa la più bucolica new age come il più stridente metal industrial, lambendo rock e contemporanea, Kraftwerk, Nine Inch Nails, Wim Mertens e molto altro…

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Data

(Sabato) 12:00 - 13:30

Location

Sala Varcasia - Castrovillari (Cs)

Organizzatore

Scena Verticale

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