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Filippo Brunelleschi

02ott21:0023:30Filippo BrunelleschiMendicino (Cs)

Dettagli evento

SGUARDI A SUD 2023 presenta
Teatro Studio Krypton
𝗙𝗶𝗹𝗶𝗽𝗽𝗼 𝗕𝗿𝘂𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲𝘀𝗰𝗵𝗶. 𝗡𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝘃𝗶𝗻𝗮 𝗣𝗿𝗼𝗽𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
di Giancarlo Di Giovine
ideazione, adattamento del testo e regia Giancarlo Cauteruccio
con Roberto Visconti
musiche Gianni Maroccolo
scenografia digitale e costumi Massimo Bevilacqua
ricerche letterarie e iconografiche Anna Giusi Lufrano
elaborazioni visuali Nadia Baldi e Alessio Bianciardi

Spettacolo vincitore e primo classificato del Bando del Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale Vivere il palcoscenico all’Italiana del 2020, iniziativa di promozione e diffusione della cultura italiana all’estero che mirava a sostenere la ripresa delle produzioni italiane nel settore dello spettacolo dal vivo e al rilancio internazionale grazie alla rete di Ambasciate, Consolati, Rappresentanze e Istituti Italiani di Cultura nel mondo.

Lo spettacolo è nato nel 2020 per celebrare i 600 anni dalla fondazione della Cupola di Santa Maria del Fiore, capolavoro brunelleschiano conosciuto in tutto il mondo.
Giancarlo Cauteruccio ne ha commissionato la drammaturgia originale a Giancarlo Di Giovine, autore di grande sensibilità storica e collaboratore di Rai Storia.
Brunelleschi è interpretato da Roberto Visconti, attore storico della compagnia, attivo sia in teatro che nel cinema. Gianni Maroccolo ha composto le musiche originali, mentre la scenografia digitale è firmata da Massimo Bevilacqua.
Il lavoro mette in luce la vita e l’opera di Filippo Brunelleschi, svelando il particolare carattere che si nasconde dietro il grande talento e le geniali intuizioni dell’artista che ha dato vita al Rinascimento.
Già con “Muovere un cielo pieno di figure vive”, opera di teatro/architettura pensata per la facciata dell’Ospedale degli Innocenti di Firenze, Cauteruccio indagava nell’universo brunelleschiano con interesse scientifico ed estetico, dando vita ad una creazione di forte impatto visivo e sonoro.
In Filippo Brunelleschi-Nella divina Proporzione, il regista porta in scena il corpo, il pensiero, la solitudine e il carattere forte e impenetrabile di colui che fece della prospettiva e della simmetria gli strumenti della bellezza non più dettata dal caso, dall’ombra e dalla fede, ma dalla ragione, il calcolo, la matematica, la luce. Quella luce chiamata a sovrastare il buio e l’ombra medievale.

“Sappiamo tutto dei grandi artisti del Rinascimento Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Sappiamo invece molto meno della vita di Filippo Brunelleschi- osserva Di Giovine – eppure Brunelleschi anticipa questi artisti, li prepara, li indirizza verso nuovi orizzonti”.
Ma Brunelleschi distrugge ogni suo scritto o bozzetto, usa codici segreti così come farà Leonardo, brevetta i suoi progetti, costruisce macchine straordinarie di cui non rivela i meccanismi nemmeno ai committenti. Il suo talento è completo, non trova confini spazia dall’architettura alla scultura, si dedica allo studio del cosmo e, su richiesta, non disdegna di dedicarsi anche all’arte della guerra.
Quello che lascia ai posteri non sono solo cupole, cattedrali e loggiati ma soprattutto un’idea di città e un’idea di mondo che vede al suo centro l’umano. Un’idea che viene da lontano, dalle armonie e le proporzioni dei templi di Roma Antica che Brunelleschi recupera e perfeziona.
Nel suo raccontarsi Ser Filippo dice:
“Sono un artista, appartengo solo all’arte ed alla bellezza. Ecco i miei figli: facciate, colonne, portici, archi, vuoti e pieni, chiari e scuri. Geometrie di luce… È la matematica a guidare questa rinascita. È la scienza che si fonde con l’arte, che ci porta al centro dello spazio e del tempo. Il bello è la conquista dello spazio e la formazione del tempo. Siamo finalmente al centro del nostro cosmo, padroni di un universo. Le stelle, fuochi che ci girano intorno e fanno luce sul nostro cammino. È Il Rinascimento!”.
Ne scaturisce l’immagine di un artista/genio che, pur di raggiungere i traguardi della sua opera, “sacrifica” il suo corpo, la socialità e il proprio benessere per darsi interamente al manifestarsi della propria opera.
Cauteruccio immagina un viaggio visionario, di forte intensità in cui lo spettatore viene guidato nelle meraviglie brunelleschiane grazie alla suggestione visuale della scenografia dinamico/digitale del video mapping e in cui può rispecchiarsi in un corpo e in un immaginario complessi e magici allo stesso tempo.

L’opera video dello spettacolo è andata in onda in prima visione su Rai 5 il 25 aprile del 2021, è sul sito del MAECI e sulla piattaforma Its Art.

Ingresso Unico 10,00; biglietti disponibili da InPrimaFila, Cosenza

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Data

(Lunedì) 21:00 - 23:30

Location

Teatro Comunale - Mendicino (Cs)

Organizzatore

Porta Cenere

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