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Amici della musica, eleganza con il Quartetto Artemisia

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Amici della musica, eleganza con il Quartetto Artemisia

CATANZARO – Una sala Concerti piena ha accolto l’ultimo appuntamento – in ordine temporale – degli Amici della musica, l’associazione catanzarese presieduta da Daniela Faccio, con il Quartetto Artemisia.

La nuova e più ampia disposizione delle sedute da parte dell’Amministrazione comunale – la sala si trova all’interno dello storico palazzo municipale de Nobili -, è stata premiata dalla presenza massiccia dei soci del sodalizio cittadino e dei curiosi che non sono voluti mancare al concerto del Quartetto Artemisia. L’ensemble, interamente al femminile, ha saputo richiamare il cosiddetto pubblico delle grandi occasioni, quindi, che ha ringraziato per la fiducia con un concerto che ha saputo convincere in pieno i presenti.

Con alla sua “guida” la flautista friulana Luisa Sello, il Quartetto Artemisia, con al violino da Torino Elisa Papandrea, alla viola la vibonese di Spilinga Domenica Pugliese e al violoncello Daniela Petracchi, romana, anche campionessa di nuoto con due Medaglie d’oro – nei 200 misti e nei 200 rana -, e due Medaglie d’argento – nei 100 e nei 50 rana – ai Campionati Master in Giappone, lo scorso agosto, si è presentato descrivendo la sua particolarità: sono tutte musiciste provenienti da posti diversi, anche molto distanti tra loro, che nonostante le posizioni geografiche, e vista la particolare intesa, hanno deciso di collaborare, riscontrando notevole successo.

Il concerto per gli Amici della musica

La formazione ha esordito con i tre movimenti che compongono il Quartetto in Re maggiore kv 285 di Mozart, un compositore al quale le quattro musiciste sembrano molto affezionate: nel corso del concerto, infatti, Sello ha anticipato che sono attualmente alle prese con la registrazione di un album di soli quartetti del geniale salisburghese. Il concerto è quindi proseguito con “Isonzo” del giovane compositore Carlo Corazza, prima di affrontare il giocoso Quartetto n.3 in Si bemolle maggiore di Gioachino Rossini.

Per la seconda parte del concerto il Quartetto Artemisia ha pensato di proporre una selezione particolare di brani. Atmosfere medievali hanno infatti riempito la Sala concerti quando queste eleganti signore in blu hanno intonato le tre composizioni, introdotte come tutte le parti del concerto da Sello: si trattava del Liber Primus dell’Intradae di Alessandro Orologio, Bransle di Michael Praetorius, il Caro ortolano e la più nota Schiarazula Marazula di Giorgio Mainerio, alternando delicati pizzicati ai consueti ritmi ballabili, con Sello che oltre al flauto ha anche imbracciato un tamburello proprio per quest’ultimo pezzo.

In chiusura le Artemisie hanno riservato uno spazio a tre brani più o meno celebri di Astor Piazzolla, presentati nella rielaborazione di Marino Baratella: si è trattato di una Milonga – la meno nota delle tre composizioni proposte – e le celeberrime Oblivion e Libertango. Le suadenti melodie del compositore argentino hanno vinto facile: il pubblico è esploso in applausi convinti al termine di ogni brano, entusiasta.

Ma non è finita qui: le quattro piacevoli ospiti degli Amici della musica non si sono risparmiate neanche con i bis proponendo il bellissimo canto-preghiera di ispirazione popolare “Signore delle cime” di Giuseppe De Marzi, prima di salutare tutti con un’energica ripresa di Libertango.

Lunghi gli applausi, più che mai meritati.

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