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In alto mare di Mrożek, sabato 28 al Globo festival

In alto mare

Teatro

In alto mare di Mrożek, sabato 28 al Globo festival

REGGIO CALABRIA – Dopo il successo dei primi tre appuntamenti, il Globo Teatro Festival continua la sua programmazione, portando il grande teatro contemporaneo nelle periferie della città di Reggio Calabria.

Il nuovo spettacolo “In alto mare”, di Sławomir Mrożek, andrà in scena sabato 28 ottobre, alle ore 21.00, presso l’Auditorium “De Gasperi” dell’Istituto comprensivo “Catanoso – De Gasperi”.

Approda in riva allo stretto, in prima regionale, la nuova produzione di Nutrimenti Terrestri e Castello di Sancio, due delle realtà più interessanti del teatro di ricerca del panorama nazionale.

Con la regia di Roberto Zorn Bonaventura, che cura anche ideazione luci e spazio scenico, e l’interpretazione di Gianfranco Quero, Giulia De Luca, Francesco Natoli e Michelangelo Maria Zanghì, lo spettacolo propone il celebre testo del 1961 dello scrittore, drammaturgo e fumettista polacco, le cui opere esplorano i temi del Teatro dell’Assurdo.

In alto mare, il testo

Tre eleganti naufraghi – il grosso, il medio e il piccolo – su una zattera in mezzo al mare devono decidere chi di loro dovrà essere sacrificato per salvare gli altri due. Tra surreali logiche politiche e tragicomiche tensioni psicologiche, si arriverà a una scelta.

Attraverso la metafora antica del naufragio come disgrazia che accomuna, i tre personaggi rappresentano una umanità che si disumanizza istante dopo istante. Un testo feroce, dalla comicità grottesca, che rivela dinamiche esistenziali sempre attuali, come nella cifra di questo autore vissuto sotto i totalitarismi e in piena guerra fredda.

“In alto mare” fa parte di una trilogia di atti unici in cui Mrożek, come negli altri suoi lavori, rappresentati in tutto il mondo, indaga l’alienazione, l’abuso di potere, la conformità e le limitazioni della libertà umana.

«Un testo che ci ricorda crudelmente quanto siamo miseri e quanto avremmo potuto essere migliori», spiega il regista Roberto Zorn Bonaventura, che aggiunge: «Lavorando con gli attori e i collaboratori, abbiamo trovato subito la nostra motivazione, quella necessaria per metterlo in scena: la continua devastazione del Teatro che, invece, nonostante i tentativi di assassinarlo, è sempre lì, che si rialza, zoppica e cammina. E indica la via».

Un allestimento originale che si avvale dei costumi di Cinzia Preitano e le maschere di Nathalie Casaert, con l’aiuto regia di Gabriele Crisafulli, e la collaborazione di Monia Alfieri e Martina Morabito.

I direttori artistici Maria Milasi e Americo Melchionda, anche con questo spettacolo, confermano la qualità di un cartellone pensato, seguendo la linea dei grandi autori in grado di parlare alla contemporaneità, e di un teatro che si propone come continuo strumento di indagine sul presente.

Il Globo Teatro Festival è organizzato dalla compagnia Officine Joniche Arti e promosso dal Comune di Reggio Calabria, nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziato a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.

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