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Lirica e danza, il Teatro Politeama riparte da qua

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Lirica e danza, il Teatro Politeama riparte da qua

CATANZARO – Cinque opere per quattro serate al Teatro Politeama. Che riparte da qui: insieme ai tanti eventi fuori abbonamento che in queste settimane stanno riempiendo il teatro – per cui sono stati anche fatti i ringraziamenti ai singoli organizzatori -, ci sarà una piccola programmazione – piccola per numero di eventi -, che segnerà il ritorno della danza e della lirica sul palco del Teatro massimo cittadino, che i vertici della Fondazione hanno voluto presentare questo pomeriggio.

E non è un caso, hanno detto nel corso dell’incontro, che la conferenza si sia svolta proprio nel giorno del settimo anniversario della morte del sovrintendente Mario Foglietti: il regista, giornalista e autore è stato ricordato insieme a Giovanni Colosimo, da sempre sostenitore della lirica al Politeama, e al maestro Saverio Arlia, recentemente scomparso.

Teatro Politeama, il programma

Il programma vedrà il 18 novembre “Baroque suite”, una coproduzione dell’Orchestra Sinfonica Brutia del Conservatorio di Cosenza e Ramificazioni festival, rappresentati rispettivamente all’incontro dal direttore del Giacomantonio Francesco Perri e dal direttore artistico e coreografo Filippo Stabile. Sarà un atto unico “per la danza contemporanea, le arti performative e la musica classica barocca”, per la regia dello stesso Stabile: «È un trait d’union tra le arti», ha detto, citando la voce di Tonia Langella, l’electronic soundscape dello stesso Perri, e i ballerini delle compagnie Create Danza, Colonna e Damnedancers.

Si proseguirà il 25 novembre con “Cavalleria rusticana” di Mascagni e “Pagliacci” di Leoncavallo, realizzati in coproduzione dalla Fondazione Politeama insieme a Sicilia Classica Festival, con la regia di Francesco Ciprì, l’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta da Aldo Salvagno, e il Coro Lirico Mediterraneo. In Cavalleria Natasa Katai sarà Santuzza e Alberto Profeta sarà Turiddu, in Pagliacci Profeta sarà Canio, mentre Isidora Moles sarà Nedda.Tra gli interpreti, va sottolineata la presenza dei cantanti catanzaresi Gabriella Aleo, mezzosoprano nel ruolo di Lola di Cavalleria, e Lorenzo Papasodero, tenore nella parte di Beppe dei Pagliacci.

Il 22 dicembre sarà il turno del Balletto di Milano che tornerà a Catanzaro con “Carmen” su musiche di Bizet e coreografie di Agnese Omodei Salè e Federico Veratti.

Toccherà a “La Traviata” di Verdi chiudere la programmazione il 4 gennaio, con una coproduzione di Fondazione Politeama e SiciliaClassica Festival, sempre con l’Orchestra Filarmonica della Calabria e il Coro Lirico Mediterraneo, ma il cast è ancora in fase di definizione.

Ad aprire gli interventi è stato il sindaco Nicola Fiorita, che in quanto primo cittadino è presidente della Fondazione Politeama, che ha subito sottolineato la novità di una conferenza al pomeriggio: «È per mettere a regime la nuova illuminazione del teatro – ha gigionato -, che rende il Politeama ancora più bello. I lavori di efficientamento energetico stanno per concludersi,  e possiamo quindi affermare che è stato fatto un grande passo in avanti sotto il profilo dei servizi».

In merito alla programmazione illustrata di lì a poco, Fiorita ha aggiunto che «con tutte le ristrettezze economiche, ha mantenuto un certo livello per il profilo della qualità con il ritorno della lirica e con la danza, che non è così scontato».

Il diretto generale Aldo Costa  ha quindi ricordato come negli ultimi tempi, di certo non facilissimi, il Politeama abbia comunque ospitato, pur senza una stagione, numerosi spettacoli, senza dimenticare la registrazione di una puntata, per la seconda volta, del fortunato programma televisivo Italia’s got talent.

Costa è poi andato ancora più indietro nel tempo, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le realtà presenti nelle province calabresi – alla luce del programma presentato, che vedrà la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Brutia del Conservatorio di Cosenza, oltre che della compagnia Create danza -, come avvenne una quindicina di anni fa con l’accordo siglato tra Cilea, Politeama e Rendano per la produzione di tre opere liriche all’anno da condividere fra i tre teatri di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza.

Al direttore generale è spettato anche il compito di illustrare brevemente l’abbonamento previsto per le tre serate, dal prezzo già vantaggioso, e ancora più allettante per gli studenti di Conservatorio, Università e Accademia cittadini che avranno, e con loro anche i Cral, una ulteriore scontistica pari al 20%.

«Ogni crisi porta una crescita – ha affermato il sovrintendente Gianvito Casadonte -. Questa ha portato collaborazioni che possono avere sviluppi per il futuro, da Ramificazioni all’Orchestra Sinfonica Brutia, a Sicilia classica e al Balletto di Milano, oltre a confermare quella con la Tchaikovsky – l’Orchestra Filarmonica della Calabria, ndr – a cui siamo legati da tempo. Queste operazioni sono di grandissimo livello, siamo riusciti a organizzare cinque appuntamenti di rilievo, che sono a costo zero per la Fondazione».

Sulla scelta dei titoli, alcuni visti in più di una occasione al Politeama, i relatori sono sembrati compatti: le produzioni sono tra le più recenti di Sicilia Classica Festival, e ogni produzione è un’opera a sé. «Vista l’attuale situazione di difficoltà, bisogna apprezzare l’essere riusciti a mettere insieme una programmazione simile», ha spiegato Casadonte.

Presenti all’incontro anche il baritono Giovanni Palminteri – che sarà Silvio ne I Pagliacci – e il direttore artistico nonché fondatore di Sicilia Classica Festival, Nuccio Anselmo:  «Abbiamo iniziato nel 2016 e non ci siamo mai fermati, lavorando sia in Italia sia all’estero. L’obiettivo è di non fermare mai l’opera lirica, di avvicinarla soprattutto ai giovani. Dalla nostra esperienza abbiamo avuto tantissimi riscontri: le nuove generazioni hanno voglia di vedere cose nuove, sono curiose. Il Politeama è uno dei più bei teatri del sud Italia, speriamo che questo sia il primo passo di una proficua collaborazione».

Carmen Loiacono

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