Perle ai porci, a Badolato Athos Mion e Salvatore Alfano

È di nuovo tempo di residenze con il progetto MigraMenti, al Teatro comunale di Badolato (Cz), a cura della compagnia Teatro del Carro.  In questi giorni la residenza ospitata è quella di “Perle ai porci” di Athos Mion e Salvatore Alfano. Ricordiamo che ogni residenza sarà seguita da un osservatore/tutor che pubblicherà un diario specifico sul lavoro seguito su Spettacoliamo.it e Ateatro. Dopo Clara Varano, Mimma Gallina e Carmen Loiacono, questa volta toccherà poi a Emilio Nigro che seguirà lo studio e ce lo racconterà nelle prossime settimane.

BADOLATO (Cz) – Ci sarà una doppia restituzione pubblica per “Perle ai porci”, la nuova residenza di Athos Mion e Salvatore Alfano al Teatro Comunale di Badolato. Rispettivamente regista e attore, sono arrivati in questi giorni dalle parti del suggestivo centro jonico, nella zona marina, per la loro quindici giorni di residenza: con il loro “Perle ai porci” hanno infatti vinto il bando del progetto MigraMenti gestito dalla compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi a Badolato.

La residenza di teatro e danza MigraMenti –  realizzata con la collaborazione artistica del Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni – è infatti pensata principalmente per dare un’opportunità a giovani artisti e compagnie attraverso un sostegno economico e un tutoraggio organizzativo e tecnico, oltre che artistico, ma anche per essere un’esperienza nuova e originale che sintetizzi il desiderio di trovare un luogo adatto a mettere assieme la sperimentazione artistica con un modo diverso di fruire degli spazi di produzione, ricerca e studio.

Dopo Elvira Scorza con il suo “Itinerario della mente verso Thomas Bernhard” (per la sezione Sentieri), Alessandro Businaro e Stefano Fortin con “Pay per view” (Under 35), e Ilenia Romano con “My ever changing string” (Danza), che negli scorsi mesi si sono avvicendati con le loro residenze, tocca adesso a Mion e Alfano che si sono aggiudicati la seconda residenza a disposizione della categoria Sentieri, rivolta a performer e compagnie calabresi o già selezionati da un’altra residenza riconosciuta.

Dei due attuali ospiti Salvatore Alfano è infatti di Cetraro (Cs) e “Perle ai porci” ha già avuto una sua prima residenza nel 2022, al Fantasio Festival di Trento. Le restituzioni si terranno domenica 26 novembre e mercoledì 29 novembre, con inizio alle ore 18.30. Al Teatro comunale di Badolato, naturalmente.

Perle ai porci

Il lavoro su cui Athos Mion e Salvatore Alfano stanno lavorando in questi giorni a Badolato è su un testo dello stesso Mion, che ha come obiettivo un’analisi storia dell’umanità attraverso i suoi collegamenti con la storia dell’addomesticazione dei maiali. E non può non partire da uno dei capolavori di George Orwell.

«Il finale della Fattoria degli animali  – spiega lo stesso Mion – si conclude con una crisi d’identità dell’uomo e del maiale. Ed è su questa crisi che si sviluppa il mio progetto. Uno spettacolo a quadri, come perle di una collana, che parlano della crisi d’identità di un maiale della fattoria degli animali di George Orwell che è passato da vittima a carnefice, che ha abbandonato i suoi ideali e vive in un mondo pieno di contraddizioni. Alcuni frammenti del testo originale verranno ascoltati come tracce audio registrate e, nel mentre, il protagonista compirà in scena il suo spettacolo composto da azioni performative, danze, canti, monologhi, lamentazioni, dipendenze e autodistruzione».

Il tutto in chiave punk e underground. «In questo lavoro – aggiunge Mion – cerco di far condensare i campi semantici più disparati che oggi esistono attorno alla figura del maiale: simbolo del basso corporeo, dell’osceno e del disgusto, così come simbolo dello sfruttamento alimentare, della politica corrotta, degli impulsi sessuali, della blasfemia, dell’abbondanza».

Chi sono Athos Mion e Salvatore Alfano

Veneto, formatosi alla Scuola civica Paolo Grassi di Milano, Athos Mion ha mosso i primissimi passi nella recitazione svolgendo durante il percorso universitario, a Brescia,  un workshop con Silvio Castiglioni e lavorando come stagista presso il Centro Teatrale Bresciano.

Da lì il passaggio alla regia, partendo come aiuto regista di Monica Conti nello spettacolo “Temporale” di Strindberg. Alla Paolo Grassi, Mion ha avuto la possibilità di confrontarsi, nel corso della sua formazione con Tatiana Olear, Giampiero Solari, Fabio Cherstich, Katie Mitchell, Claudio Abbado, Maria Consagra, Marco Plini, Manuel Regna, Marco Maccieri, Sabrina Sinatti, Hubert Westkemper, Silvia Girardi.
Nel 2019 è stato, in qualità di stagista, assistente alla regia di Fabio Cherstich per Opera City,  Cenerentola di Rossini, produzione del Teatro Massimo di Palermo. Nel 2020 sempre con Fabio Cherstich, è stato assistente per la ripresa di Opera Camion, Barbiere di Siviglia di Rossini, produzione dei Teatri di Reggio Emilia, al teatro municipale Romolo Valli.

Salvatore Alfano si forma dapprima all’Accademia internazionale di Teatro di Roma, quindi con Pierluigi Misasi e Barbare Terrinoni, prima di approdare alla Paolo Grassi di Milano, dove si è laureato nel 2019. Già Premio Ausonia come Migliore attore giovane emergente nel 2018, ha vinto il Premio Hystrio nel 2019, di fianco alla ricca attività di attore, Alfano non disdegna quella di autore e regista proponendo “Nevica! Nevica! Nevica!” e il monologo “La bestia” nel 2020, che ha scritto, diretto e interpretato, spettacolo vincitore di Tangram al Teatro di Torino.

Alfano e Mion hanno già lavorato insieme a “Le strane voglie di Margaret” nel 2021, prima di approdare con il loro “Perle ai porci”, ancora in fase di studio al già citato Fantasio di Trento, 23esima edizione, dove ha anche vinto il premio del pubblico e una menzione speciale.