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Uomo e galantuomo, al via la stagione teatrale di Ama

Uomo e galantuomo

Teatro

Uomo e galantuomo, al via la stagione teatrale di Ama

LAMEZIA TERME (Cz) – Al via con “Uomo e galantuomo” la nuova stagione teatrale di Ama Calabria.  Il sipario si sta per aprire. I grandi spettacoli della nuova stagione teatrale di Ama Calabria sono pronti per andare in scena.

Sarà la grande commedia italiana ad inaugurare il cartellone di Lamezia Terme martedì 24 ottobre, al Teatro Grandinetti alle ore 21, e il cartellone di Catanzaro mercoledì 25 ottobre, al Teatro Comunale alle ore 21. L’apertura di una rassegna volta all’eccellenza artistica è affidata ad un’opera scritta dall’intramontabile Eduardo De Filippo, “Uomo e galantuomo”. 

L’evento, organizzato da Ama Calabria è realizzato con il sostegno con il sostegno dei fondi relativi agli avvisi pubblici per il teatro emanati dall’assessorato alla Cultura della Regione Calabria

Il nome dell’immortale scrittore, che ha fatto la storia del teatro italiano del Novecento, basterebbe a dare il senso della qualità del cartellone che Ama Calabria, diretta da Francescantonio Pollice, propone al pubblico. La messa in scena affidata ad attori raffinati ed esperti, alza ancora di più l’asticella qualitativa, con nomi come Geppy GleijesesLorenzo Gleijeses ed Ernesto Mahieux.

Il sapore dolceamaro delle commedie di De Filippo s’intrinseca con l’estrema attualità espressiva che ha sempre contraddistinto il maestro del teatro italiano. “Uomo e Galantuomo”, diretto da Armando Pugliese, segue la storia di una compagnia di guitti scritturati per alcune recite da fare in uno stabilimento balneare. Le vicende dei personaggi s’incastrano, con un meccanismo comico straordinario, ad intrecci amorosi conditi da finta pazzia, unica via per evitare duelli e galera.

“Uomo e galantuomo” è la tipica commedia che racchiude i temi cari ad Eduardo De Filippo, come l’atavica lotta tra chi conduce una vita misera e fatica ad arrivare a fine mese e chi, invece, è abbastanza ricco da poter giocare con la vita delle persone. Vi è anche la critica nei confronti di quel modo di fare teatro in maniera sciatta e cialtronesca.

Uomo e galantuomo, i protagonisti in scena

Geppy Gleijeses è una figura a tutto tondo nel mondo del teatro. Attore, drammaturgo, regista teatrale, direttore artistico, direttore e produttore teatrale. Il palcoscenico non ha segreti per lui che ha iniziato la sua carriera proprio interpretando le grandi opere di De Filippo e divenendo suo allievo prediletto. Per diversi anni è stato il più giovane capocomico italiano, dirigendo una compagnia teatrale del Mezzogiorno. Nel 1999 ha fondato il Teatro Stabile di Calabria con sede a Crotone, e nel 2003 ha rifondato i Teatri Calabresi Associati, circuito di distribuzione e promozione teatrale. Ha lavorato, tra gli altri, con Alberto Sordi, Remo Girone, Luciano De Crescenzo e Toni Servillo.

Lorenzo Gleijeses, figlio d’arte, debutta in teatro nel 1991 al fianco del padre Geppy e della madre Regina Bianchi, attrice tra le più rappresentative delle Compagnie di Eduardo De Filippo e di Raffaele Viviani. Da giovanissimo prosegue la sua carriera artistica lavorando con registi come Squarzina, Pugliese e Guicciardini e in seguito con maestri di caratura internazionale, tra i quali Lindsay Kemp, Eimuntas Nekrosius e Yoshi Oida.

Nel 2001 con Julia Varley, dell’Odin Teatret, mette in scena lo spettacolo “Il figlio di Gertrude”, per il quale riceve il Premio Ubu 2006 come Nuovo Attore, primo passo di una fulgida carriera teatrale, confermandosi artista dalla doppia anima: interprete in produzioni istituzionali e performer nel teatro di ricerca.

Ernesto Mahieux si avvicina alla recitazione grazie al padre che gli ha trasmesso la passione per la musica e il teatro. Il punto di svolta nella sua carriera arriva all’inizio degli anni Ottanta con il film “Giuramento” di Alfonso Brescia, che ha come protagonista Mario Merola. Da quel momento lavora con importanti registi come Ettore Scola, Giancarlo Giannini e Lello Arena, fino al 2002, quando riceve il David di Donatello come miglior attore non protagonista per il suo ruolo ne “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone.

Attore camaleontico, Mahieux riesce ad alternare ruoli tipici della commedia, come le sue interpretazioni per “Camera Cafè”, a quelli più impegnativi come quello per “Fortapasc”, film incentrato sulla vita del giornalista Giancarlo Siani.

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