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DanzEr, il Festival Aperto guarda alla danza contemporanea

DanzER
FND Aterballetto - Birthday party by Angelin Preljocaj - ph. Christophe Bernard

Spettacoliamo Off

DanzEr, il Festival Aperto guarda alla danza contemporanea

REGGIO EMILIADal 3 al 5 novembre 2023, all’interno del Festival Aperto, Reggio Emilia accoglie DanzER, un progetto per la promozione internazionale della danza contemporanea dell’Emilia-Romagna, che rinnova e rinsalda la collaborazione tra Fondazione I Teatri, CCN Aterballetto e ATER Fondazione.

Nell’arco di tre giorni, al Teatro Municipale Valli, al Teatro Ariosto, alla Sala Verdi, al Teatro Cavallerizza e alla Fonderia Aterballetto si svolgeranno una serie di spettacoli realizzati da alcuni dei più importanti organismi di produzione della danza dell’Emilia-Romagna, ai quali si aggiungeranno momenti di confronto fra gli operatori e le compagnie, attività collaterali e tavoli tematici.

Scelti tra gli organismi di produzione riconosciuti sia dalla Regione Emilia-Romagna, sia dal Ministero della Cultura, il programma comprende sette spettacoli. CCN Aterballettosarà presente con un doppio appuntamento: le Microdanze (coreografie di Lattuada, Preljocaj, Tortelli) e Over Dance di Rachid Ouramdane e Angelin Preljocaj.

E poi: Gruppo Nanou con ParadisoDewey Dell con Le Sacre du PrintempsSilvia Gribaudi e MM Contemporay Dance Company con Grand Jeté, Nicola Galli con UltraPanzetti/Ticconi con Insel.

Questo progetto, seconda tappa dopo quella di luglio a Santarcangelo, oltre a presentare al pubblico uno sguardo ampio sulla danza contemporanea dell’Emilia Romagna, prevede di mettere in contatto le compagnie e gli operatori della danza della nostra regione con una serie di operatori internazionali, creando un dialogo tra produzione e distribuzione e dando visibilità alla qualità artistica della scena regionale, nel rispetto della pluralità dei diversi linguaggi.

Il festival Aperto – dice il direttore della Fondazione I Teatri, Paolo Cantù – ancora una volta vuole conciliare all’interno della propria programmazione la dimensione internazionale e quella del territorio, in un circolo virtuoso che coinvolge, in una bellissima sinergia, le Compagnie di danza, le istituzioni culturali della Regione Emilia Romagna che si occupano di programmazione, produzione e ospitalità di danza sul territorio e una serie di operatori internazionali».

«DanzER è una vetrina della danza, per pubblico e addetti ai lavori, e al tempo stesso un’occasione di dialogo e una possibilità di avviare nuovi progetti. Tre giorni in cui si vedranno molte proposte, tra le più interessanti all’interno del vivace panorama della Regione Emilia – Romagna”.

La Regione Emilia-Romagna ospita l’unico Centro Coreografico Nazionale: lo siamo diventati nel 2022. Un risultato raggiunto grazie ad un impegno preciso di noi tutti –  sottolinea il direttore del CCN Aterballetto Gigi Cristoforetti – a partire dal Presidente Azio Sezzi, e con un impulso determinante arrivato dall’Assessore Regionale Mauro Felicori e dal sindaco di Reggio Luca Vecchi. Per noi si tratta ora di contemperare gli investimenti e i risultati nazionali e internazionali, con quelli sul territorio. E grazie all’intesa con la Fondazione I Teatri e con Ater crediamo di aver dato vita ad un modello virtuoso di programmazione e contemporaneamente di promozione della danza che nasce sul territorio.”

DanzER è ideato dal Tavolo Regionale della Danza, costituito dall’Assessorato Cultura e Paesaggio, ATER Fondazione, Emilia-Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Nazionale della Danza e Rete Anticorpi.

DanzER, il programma

Dal 31/10 al 5/11 ore 18.30 – 21.30
Fonderia Aterballetto
GRUPPO NANOU
Paradiso

Paradiso, finalista ai premi UBU 2022 per “miglior spettacolo di danza” e “migliore scenografia”, nasce dalla riflessione sulle possibilità dello spettacolo dal vivo e la sua necessaria riscrittura in tempi post-pandemici. Ispirata al Paradiso di Dante, la particolare composizione coreografica rende la memoria dello spettacolo unica per ogni spettatore. In Paradiso, gli spettatori sono invitati a muoversi liberamente, a prendere posto nello spazio e a condividerlo, a muoverlo e a fluttuare tra gli accadimenti. La performance è solcata da roteazioni e traiettorie di danzatori e danzatrici. La gioia e la grazia di questo Paradiso sono laconiche e ne permeano l’intera performance.

3/11 h 20.30
Teatro Cavallerizza
DEWEY DELL
Le Sacre du Printemps

Oggi Le sacre du Printemps  può parlarci e trascinarci ancora nel suo vorticoso rituale a patto che se ne traggano nuovi significati. Come fa la compagnia Dewey Dell, composta da tre figli d’arte: Teodora, Agata e Demetrio Castellucci, e da Vito Matera. Il loro Sacre dialoga con l’opera del secolo scorso, della quale restituisce la potenza del rituale ma incentrandolo sul principio dell’eterno ritorno rappresentata da un enorme bruco in attesa della metamorfosi.

4/11 h 15.30, 16.30 e 17.30
Teatro Municipale Valli, Spazi Vari
CCN / ATERBALLETTO
Microdanze

MicroDanze è un ambizioso progetto di performance “danzate”. Ideato da Gigi Cristoforetti, nasce da un invito ad arricchire un’esposizione dedicata alle rappresentazioni della danza nell’arte, sviluppandosi attorno all’esplorazione di differenti modalità di fruizione della performance di danza. Pezzi brevi (sei-otto minuti, da danzare in uno spazio minuscolo), ai quali è possibile assistere in successione come se si stesse visitando un museo.

4/11 h 19.00 Teatro Ariosto
SILVIA GRIBAUDI / MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY
Grand Jeté

Sull’idea del “grand jeté”, la grande spaccata in aria che viene definita come uno dei passi più impressionanti e virtuosi dell’arte del balletto, il nuovo progetto coreografico di Silvia Gribaudi con MM Contemporary Dance Company esplora la fine come fonte di nuovi inizi. Un “grand jeté”, un istante per sfuggire alla gravità, è un passo di transizione che consiste in una momentanea sospensione e in un “lancio” nell’aria. Esplorando il significato metaforico di questo passo virtuoso nella vita di tutti i giorni, Grand jeté diventa un’occasione per ribellarsi e sfidare l’irreversibilità di qualsiasi tipo di finale.

4/11 20.30
Teatro Municipale Valli
CCN / ATERBALLETTO/ RACHID OURAMDANE/ ANGELIN PRELJOCAJ
Over Dance

Il corpo che si trasforma con gli anni è un tema centrale nella nostra società, e nella sensibilità di ciascuno di noi. L’invecchiamento non è un problema per l’attore, lo scrittore o per l’artista visivo. Per chi danza, invece? Qual è la vera età del corpo? In una nuova creazione per la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, con interpreti danzatori “senior”, i due coreografi Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane affrontano il tema della trasformazione del corpo, ciascuno con una cifra precisa, approfondendo alcuni temi di straordinario interesse, non solo artistico.

 

5/11 h 11 e 16.30 Sala Verdi
NICOLA GALLI
Ultra
A partire dalle abilità sensoriali, percettive, cognitive e comunicative che costituiscono l’elemento di congiunzione tra i regni biologici, la creazione Ultra offre una veduta su un mondo nascosto portando alla luce un processo trasformativo incarnato da due corpi elettrici, abitanti in transito e custodi di un archivio di saperi.

L’atavica separazione tra umano e non-umano trova corpo nella visione scenica di una voragine contemporanea quale disincanto, crepuscolo e caduta dell’egemonia umana sul mondo, nel tentativo di ridefinire i confini tra i regni e ricucire le asimmetrie del presente.

5/11 h 15 Teatro Cavallerizza
PANZETTI / TICCONI
Insel

Insel, in italiano “isola”, è una creazione coreografica e sonora per quattro performer, che sceglie una condizione geografica come riferimento simbolico per volgere lo sguardo all’individuo e l’inevitabile incontro con la propria ombra. Due figure, sorvegliate dalle loro ombre, trovano nel monologo l’unico canale espressivo.

Compiaciute dai loro stessi toni sofferenti non contemplano la presenza dell’altro. Le ombre si estendono come oscurità maestosa e voce, una voce antica, profonda, che con vibrazioni telluriche dissestanti scardina ogni tipo di protagonismo egoico e lascia spazio al possibile emergere di una comunità. La voce, di Gavino Murgia, si ispira alla tradizionale tecnica del Cantu a Tenore originaria dell’isola di Sardegna.

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