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Al via il Festival di Sanremo, ma voi lo sapevate?

Sanremo 2023

La Smilza

Al via il Festival di Sanremo, ma voi lo sapevate?

Sanremo, a dispetto di quanto possiamo ogni volta dire e ridire, non è proprio il posto ideale per parlare di musica e qualità

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Stasera inizierà il Festival di Sanremo, edizione numero 73.
Lo sapevate? Sì, e sapete anche che di canzoni e di musica ce ne sono sempre state poche su quel palco. Del resto Sanremo, a dispetto di quanto possiamo ogni volta dire e ridire, non è proprio il posto ideale per parlare di musica e qualità.

Ad esempio, le voci: negli ultimi anni se ne sentono sempre meno non solo di interessanti, ma proprio di corrette. L’auto-tune regna incontrastato, si sa. Ma è il Festival della canzone italiana, dicevamo, e le voci potrebbero essere secondarie.

Va bene, ci sta come ragionamento, ma non ci pare che i testi brillino più di tanto. Sì, però da qualche anno, da quando lo conduce Amadeus nello specifico, è un Festival finalmente nuovo, che punta ad un pubblico giovanile. Vero in parte: ci avevano provato qualche anno fa spalmando prodotti televisivi usciti freschi freschi dai talent, che hanno confermato qualora ci fosse qualche dubbio, una durata da meteora (anche se qualcuno ancora resiste, eh).

Epperò dà spazio ai generi che vanno per la maggiore tra i più giovani! Alt. Prima di tutto, i brani che vincono sono quasi sempre solo brani “sanremesi”, se poi parliamo di rap, trap e compagnia bella, alziamo le mani. Ancora di più con l’indie: esisteva, un tempo.

Oggi definire indie qualcosa che non è manco pop, ma puramente commerciale è prassi. Ecco, possiamo dire che sul palco dell’Ariston passa tutto ciò che indie non è. Puro entertainment, trovate pseudo stilistiche e boutade vecchie che Andy Warhol storcerebbe il naso. Lui, non noi. Perché alla fine a noi italiani, il Festival di Sanremo piace così com’è, kitsch, fuffoso.

È come la Nazionale: ci organizziamo a vederla tutti insieme, a commentarla, a non parlare di altro (ci siamo pure inventati il Fantasanremo), e per una settimana – dieci giorni al massimo, toh – saremo tutti fini conoscitori di musica, moda e anche di politica internazionale. Godiamoceli, prima di tornare alla noia quotidiana.

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Siamo un gruppo di giovani giornalisti con la passione per tutto ciò che è bellezza. Musica, arte, cinema, teatro, letteratura: è un elenco che in realtà potrebbe essere infinito.

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